Considerazioni anatomiche – funzionali sulla Safena

La safenaLa vena safena è la più lunga vena del corpo umano che dalla regione della caviglia risale all’inguine.
Ad essa affluiscono le collaterali, più piccole e superficiali, che le convogliano il sangue proveniente dalla cute ; dalla safena poi il sangue passa nel circolo profondo per risalire al cuore , quindi con direzione dal basso in alto.

Insomma tale vena si comporta come un grande fiume, che riceve l’acqua dal monte e la veicola nel mare, è priva di resistenze ma possiede una alta capacitanza.
La calza elastica può migliorare la funziona safenica, ma ricordiamoci che la safena possiede già una sua calza elastica naturale, costituita da uno sdoppiamento della fascia muscolare che la circonda per tutta la sua lunghezza.

Oltre ad essere fondamentale per un’ottimale funzione di drenaggio, la safena è anche il migliore sostitutivo di un vaso arterioso malato. Può servire ad esempio a rimpiazzare le arterie coronarie del cuore qualora si chiudano, può anche sostituire un vaso del corpo che si rompa a causa di un trauma o di un incidente.
È tuttora la protesi ideale per riparare i vasi arteriosi lesi o per sostituirne dei tratti ostruiti.

Al fine di curare le varici e l’insufficienza venosa cronica, può essere asportata chirurgicamente attraverso un intervento denominato stripping (nato nel 700 sui cavalli ), oppure  chiusa a mezzo laser od altri cateteri endovascolari.
Lo stesso risultato distruttivo lo si può  ottenere anche attraverso un agente chimico, come nel caso della moderna SCLEROTERAPIA ecoguidata con schiuma.
Sii però informato che oltre a questi trattamenti demolitivi, esiste  un trattamento flebologico conservativo e rispettoso della tua safena, denominato CHIVA , nato nel 1988 e basato su una minuziosa cartografia emodinamica preoperatoria eseguita con apparecchi ecoDoppler, ma con manovre dinamiche.

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